Finalmente, dopo un lungo ed estenuante confronto durato mesi, è stato raggiunto un accordo che pone le basi per risolvere la delicata situzione dei 78 dipendenti della Crediveneto, minacciati di licenziamento. La difficile vertenza, complicata dalle ulteriori difficoltà reddituali di settore legate alla drammaticità della crisi in atto e dall’incertezza per l’esito della riforma, è giunti nella nottata di ieri ad una svolta, con la sottoscrizione di un’ipotesi di accordo. Le soluzioni adottate si articolano in una pluralità di strumenti: 58 uscite tra prepensionamenti e dimissioni volontarie incentivate, 10 ricollocamenti in altre società del gruppo dentro la regione e per le restanti 10 un contributo temporaneo e solidaristico da parte dei restanti lavoratori.
L’obiettivo di tutelare i posti di lavoro è stato raggiunto.
Le Segreterie Provinciali e le rappresentanze sindacali aziendali di FABI–FIRST CISL–FISAC CGIL esprimono tuttavia perplessità per l’assenza, a tutt’oggi, di un piano di rilancio dell’Azienda nella regione e ritengono invece che da subito si debba lavorare perché la Banca si riappropri del ruolo che le spetta e che sia in forte sinergia col territorio.
Ora saranno le Lavoratrici e i Lavoratori ad esprimersi con il voto sui contenuti del l’ipotesi sottoscritta.