L’acqua raddoppia in Lessinia

 
 

“Un’opera importante per il futuro della nostra gente e della nostra montagna”. Ilsindaco di Sant’Anna d’Alfaedo Raffello Campostrini saluta così l’entrata in funzione del nuovo acquedeotto della Lessinia, Peri-Michelazzi, realizzato da Acque Veronesi. “Un intervento molto complesso” spiega il presidente Roberto Mantovanelli “perché è stato necessario operare in condizioni estreme su zone rocciose con pendenze molto elevate. Per questo c’è ancora maggiore soddisfazione nel consegnare alla comunità un’opera attesa da molti anni che consentirà una migliore affidabilità del servizio”. 

L’inaugurazione della nuova infrastruttura è avvenuta questa mattina in località Michelazzi, alla presenza del presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, del sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo Raffello Campostrini del suo vice Luca Ledri, del consigliere comunale di Sant’Anna Roberta Campostrini e del vicesindaco di Marano di Valpolicella Marco Aldrighetti.

Lunga circa 4 chilometri e del diametro di 250 mm, la nuova condotta collega il campo pozzi di Peri al serbatoio che si trova in località Michelazzi, nel comune di Sant’Anna d’Alfaedo, arrampicandosi per strade e boschi e superando un dislivello in salita di oltre 900 metri grazie alla stazione di rilancio situata a Col Dosson, circa a metà percorso. Realizzata con materiali in acciaio in grado di resistere meglio all’usura del tempo e di reggere pressioni di spinta molto elevate, la nuova linea garantirà il raddoppio delle portate di acqua a disposizione dei comuni della Lessinia, tra cui Sant’Anna d’Alfaedo, Erbezzo, Bosco Chiesanuova, Roverè, scendendo sino a Fumane, Negrar, Marano e Grezzana. L’intervento ha un valore di 2,8 milioni di euro, coperto in parte da Acque Veronesi e in parte con il fondo “Comuni di Confine”.

“La Lessinia è alimentata principalmente da sorgenti che storicamente vanno in difficoltà nei periodi estivi quando è più forte il problema della siccità, causando disagi sia per i residenti che per le attività produttive” – ha sottolineatoMantovanelli – “Il nuovo acquedotto, che garantisce oltre 100 litri al secondo, ridurrà queste criticità dando una risposta concreta alle esigenze del territorio. Un’opera innovativa” conclude Mantovanelli “che ci consentirà di avere un risparmio energetico e, attraverso la distrettualizzazione della rete a valle del serbatoio di Michelazzi, una migliore efficienza dell’acquedotto”.

Tra i più soddisfatti il sindaco di Sant’Anna, Campostrini che ha ringraziato Acque Veronesi per il percorso intrapreso in questi anni nell’andare a risolvere volta per volta importanti criticità del territorio: “L’acquedotto realizzato con incredibili sforzi oltre sessant’anni fa è stato fondamentale per lo sviluppo socioeconomico di una vasta area della nostra montagna. La Lessinia, da sempre povera di sorgenti e approvvigionamenti d’acqua, conobbe in quel periodo un progresso e un miglioramento delle condizioni di vita inimmaginabile fino a poco tempo prima. Ora grazie anche ad un contributo derivante dai Fondi dei Comuni di Confine, e alla collaborazione in particolare dei sindaci dei comuni di Marano e di Fumane, siamo arrivati ad un risultato storico per il nostro territorio che consentirà ulteriori sviluppi”.

“Un’infrastruttura che porterà sensibili benefici in termini di approvvigionamento idrico ad una vasta area del nostro territorio – ha commentato il vicesindaco di Marano Aldrighetti – La nuova condotta andrà infatti ad alimentare la centrale di Cerna che serve le frazioni più alte ed isolate del nostro Comune, come Mondrago e San Rocco. Un grazie ad Acque Veronesi per la professionalità dimostrata nella realizzazione di questo importante intervento”.